La Piramide del Campanile della Cattedrale

© di Luigi Zuchi 2009

 

Disegno di mastro Felice Romano del 1699   

      Il 23 settembre 1699 il Capitolo della Chiesa Cattedrale S.Maria di Sutri (denominata, per la prima volta, in un atto dell’8.3.1586 del notaio Pietro Petrini “beate Maria semper Virginis de Assumptione”) dà incarico al Capo Mastro muratore Felice Romano del fu Giacomo di rifare la Piramide del Campanile della fabbrica Cattedrale che minacciava rovina. La demolizione della vecchia e ricostruzione della nuova piramide ottagonale dovrà essere effettuata conforme al disegno proposto dallo stesso capo-mastro Felice Romano. La Piramide dovrà avere un'altezza di 59 palmi ed essere ottagonale, come era prima lasciandone un palmo della vecchia. Finita la Piramide mastro Felice debba dargli 3 mani di bianco e debba farvi l’acqua saponata per resistere alle ghiacciate e all’acqua. Tutte le spese dei materiali sono a carico del magr. Felice Romano, la fabbrica provvederà a fornire la Croce, la Palla e la banderuola da collocare alla sommità della Piramide. L'appalto ammonta a 100 scudi di cui 10 scudi come caparra, 40 scudi alla fine dell'opera e i residui 50 scudi entro due anni. Al fine di conferire solidità alla costruenda Piramide la vecchia base dovrà essere lasciata ad un palmo mentre la balaustra sopra il cornicione dovrà essere saldata e stabilizzata.

Foto del Campanile e Piramide - anno 1907

 

Il 12.9.1910 il capitolo della Cattedrale, rilevato che la cuspide piramidale del Campanile minacciava rovina, affida a mastro Gentili Roberto la demolizione, al fine di evitare spiacevoli conseguenze, per un importo di lire 800. Alle ragioni statiche si aggiungono, inoltre le ragioni estetiche, la cuspide deturpava la splendida Torre romanica, era una costruzione posteriore eseguita senza gusto artistico, una stonatura qualsiasi (come sostiene il Capitolo della Cattedrale…). I lavori iniziati il 16.1.1911 che comprendono la demolizione della cuspide e la ricostruzione del piano superiore della Torre con lastricato, asfalto e mattonato, vengono sospesi dal Ministero della Pubblica Istruzione in quanto il disegno della nuova Torre doveva essere redatto dallo stesso Ministero. Il responsabile tecnico del Ministero Ing.Pietro Guidi delineò la nuova forma intonata allo stile della Torre, ossia il tetto a fastigio, come generalmente sono ricoperte le Torri romaniche. Il contratto dei lavori fu elevato a lire 1.240 e, tramite il nobile G.Battista Goretti a spese del Ministero fu collocato un parafulmini sul tetto.

 

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