La nobile famiglia Mezzaroma

© di Luigi Zuchi -  II-MMXVII

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Foto 1-Palazzo Mezzaroma-Cialli – stemma del canonico Rev.Girolamo  Mezzaroma  

 

La nobile famiglia Mezzaroma (Mediaroma) è una della più antiche famiglie di Sutri, viene citata sin dal 1400 negli atti notarili dell’archivio storico Sutrino. Dopo la metà del 1500 un suo rappresentante, Ser Antonio fu Biagio Mezzaroma che esercitava l’attività di notaio sia in Sutri che a Vejano al servizio della nobile famiglia Santacroce, nonché rappresentante della Comunità della Civitas Sutrina, in breve tempo accumula un considerevole patrimonio. Alcuni suoi discendenti si uniranno in matrimonio con la nobile famiglia dei Cialli (notai e banchieri) aumentando le loro proprietà e faranno parte della esigua nobiltà sutrina.  In questo breve sunto parliamo degli ultimi rappresentanti della nobile famiglia che si estingue nel 1841.

Dal nobile Antonio fu Girolamo Mezzaroma e moglie Donna Camilla Bassani fu Felice Antonio di Monte Rotondo nascono i figli:

Theresia nata il 12.4.1764;

Filippo nato il 10.10.1765;

Anna nata il 10.1.1767;

Francesco nato il 5.11.1770;

Anna Maria nata il 23.7.1772  morta il 4.9.1772 di mesi 2;

Anna Geltrude Hieronima Educarda nata il 28.7.1774 poi monaca Carmelitana.   

Donna Anna di Antonio Mezzaroma l’8.2.1795 si sposa con il domino Camillo di Stefano Bisconti e prima della consumazione del matrimonio muore e viene sepolta in Cattedrale nella Cappella gentilizia dei Mezzaroma dedicata a San Filippo Neri.

Il 17.8.1831 Francesco fu Antonio Mezzaroma, sposato con Donna Teresa fu Filippo Martellacci di Corneto, di anni 60 circa, muore nella sua casa in piazza S.Francesco ed il giorno seguente viene sepolto in Cattedrale nella sua Cappella gentilizia di S.Filippo Neri.

Il 30.10.1832, per atto del notaio Bartolomeo Goretti, la nobile donna Teresa fu Filippo Martellacci di Corneto, vedova di Francesco Mezzaroma, fa redigere il proprio testamento e dichiara di essere sepolta nella Chiesa Cattedrale nel sepolcro gentilizio della famiglia Mezzaroma, nomina erede usufruttuario della sua dote di 600 scudi il cognato Filippo Mezzaroma ed erede universale la propria nipote Anna figlia di Francesco Pettirossi-Mezzaroma e Teresa Bubolari.

Donna Teresa Martellacci morirà l’8.12.1837.

Il nobile Filippo fu Antonio Mezzaroma, di anni 76, morì il 17.9.1841 nell’abitazione del suo palazzo in Piazza S.Francesco (contrada Mergoli). Il 31.12.1834 aveva consegnato al notaio sutrino Luigi Patricelli il proprio testamento segreto. Il 15 gennaio 1842, su richiesta del nobile Francesco Pettirossi-Mezzaroma, il notaio Patricelli aprì il testamento sigillato e lesse le ultime volontà del testatore Filippo Mezzaroma, scritte di proprio pugno: “Io sottoscritto Filippo Mezzaroma figlio della b.m. Antonio, Possidente nativo e domiciliato in questa città di Sutri, sapendo di essere mortale e non esservi cosa più certa della morte ma incerti altresì l’hora e punto di essa, desiderando che dopo il mio passaggio da questa all’altra vita non nasca alcun inconveniente, litiggio e controversia tra i miei posteri e congiunti, ora che mi trovo per grazia di Dio, sano di mente, loquela, vista ed intelletto e volontà e di tutti i sentimenti del corpo, sebbene infermo di corpo e giacente in letto, ho risoluto di fare il mio ultimo solenne testamento, conforme faccio e dispongo come segue:

Primieramente incominciando dall’anima come più nobile del corpo, quella raccomando alla SS.ma Trinità, alle piaghe amorose di Gesù Cristo, alla SS.ma Vergine Maria madre di esso, a S.Filippo Neri di cui porto indegnamente il nome ed a tutti i Santi e Sante del Paradiso con ciò mi intercedano da Dio il perdono dei miei peccati, la Gloria del Paradiso che spero per i meriti di Gesù Cristo e sua Passione e morte.

Il mio corpo fatto cadavere voglio che sia sepolto in questa veneranda Basilica Cattedrale, nella sepoltura Gentilizia della nostra famiglia con quella pompa funebre che parerà e piacerà all’infrascritto mio erede usufruttuario ed a seconda della Nobile mia condizione, con il peso di scudi dieci di Messe lette da celebrarsi nel giorno della mia morte e seguenti. Per ragione di legato lascio a Mons. Vescovo Diocesano baiocchi 20 per una sol volta per sua canonica porzione. Per ragione di legato lascio alla mia dilettissima cognata Teresa Martellacci vedova del predefunto mio germano Francesco a titolo di alimenti e vita sua natural durante scudi cinque mensili, con l’abitazione nel piano superiore di casa e qualora però non possa convivere e stare colla medesima mensa dell’infrascritto mio erede usufruttuario. Per ragione di legato dispongo e voglio che si tenga in casa e si passino i necessari alimenti a Maddalena Fattori, antica serva di famiglia con la solita mensilità, vita di lei natural durante.

Confermo pienamente ed in ogni modo più valido la promessa di scudi 2.000 fatta al mio nipote Francesco Pettirossi figlio del sig.Marco e della mia prede funta sorella Teresa da me e mio fratello defunto Francesco in contemplazione del matrimonio già contratto con la sig.a Teresa Bubolari. In tutti i miei beni tanto stabili, mobili e semoventi, sua vita natural durante, erede usufruttuario nomino il mio suddetto nipote Francesco Pettirossi. Eredi proprietari universali nomino i figli maschi che potrà avere da legittimo matrimonio detto mio nipote Francesco e nel caso non abbia figli maschi, come al presente non ha che una femmina di nome Anna, nomino e istituisco erede proprietarie anche le femmine figlie di mio nipote Francesco.

Ingiungo al detto nipote Francesco, cui raccomando il timor di Dio, di ritenere il cognome della Nostra Famiglia e così successivamente ai figli e figlie di esso.

Sutri 31.12.1834 – firmato – Filippo Mezzaroma”.

 

Foto 2 - Stemma famiglia Pettirossi- tenuta di Mezzaroma Vecchia

 

FAMIGLIA PETTIROSSI-MEZZAROMA

Il 15.2.1801 la nobile Donna Teresa di Antonio Mezzaroma si sposa con Marco del fu Francesco Pettirossi di Roma e domiciliato a Sutri, quale componente del governo locale. Dopo il matrimonio nasceranno i figli:

-Anna Felice nata il 3.3.1801;

-Francesco nato il 20.2.1802 i quali assumeranno il cognomen Mezzaroma-Pettirossi.

Donna Teresia Mezzaroma, di anni 52 circa, muore nella sua casa nel palazzo in Piazza S.Francesco il 28.3.1814 ed il giorno seguente viene sepolta nella cappella di S.Filippo Neri nella Chiesa Cattedrale (nella navata destra vicino il campanile) che da secoli era jus-patronato della famiglia Mezzaroma.

Nel 1828 Francesco Pettirossi-Mezzaroma del vivente Marco si sposa con Donna Teresa di Agostino Bubolari di Vetralla e dal matrimonio nascono i figli:

-Antonio nato 6.2.1829 morto il 28.8.1830;

-Anna Maria nata 26.7.1830;

-Maria Agnes nata 8.5.1833 morta il 21.10.1834;

-Antonio Francesco nato il 12.11.1836 morto 19.11.1836.

Il 20.11.1836 muore donna Teresia di Agostino Bubolari di Vetralla e viene sepolta in Cattedrale nella Cappella di S.Filippo Neri, come i suoi 3 figli premorti.

Il 18.5.1837 Francesco Pettirossi-Mezzaroma, vedovo di Teresa Bubolari, presso la chiesa Cattedrale sposerà Donna Felice fu Pietro Picchiorri, la dote promessa dai fratelli di donna Felice ammonta a 1.000 scudi.

Dal matrimonio nasceranno i figli;

Antonio nato 13.6.1838  morto il 5.10.1840;

Teresia nata il 24.9.1839 morta 5.10.1842;

Filippo nato il 27.11.1841 morto il  27.11.1841.

Donna Felice fu Pietro Picchiorri di anni 40 muore il 17.10.1854 e successivamente il 24.11.1854 muore suo marito Francesco fu Marco Pettirossi Mezzaroma di anni 50, entrambi sepolti nella cappella gentilizia dei Mezzaroma.

 

FAMIGLIA CIALLI-MEZZAROMA

La nobile Anna o Anna Maria figlia di Francesco Pettirossi-Mezzaroma e della fu Teresia Bubolari di anni 21, il 12.6.1851 nella Chiesa Cattedrale si sposa con l’Ill.mo Pietro di Carlo Cialli di anni 22. Dal matrimonio nascono i figli che assumeranno il cognome Cialli-Mezzaroma:

-Joseph nato il 17.3.1852 morto il 19.11.1852;

-Aloisio  nato il 23.9.1853;

-Francesco nato il 26.1.1855;

-Attilio nato il 7.11.1856;

-Augusto nato il 15.8.1858;

-Teofilo nato il 28.2.1860;

-Teresia nata il 24.10.1861 morta il 22.7.1862 mesi 9;

-Alfredo nato il 15.6.1870.

Il 23.8.1872 Donna Anna fu Francesco Pettirossi Mezzaroma, di anni 42, giacente inferma in letto, detta al notaio Nicola Goretti il suo testamento dichiarando di essere sepolta in Cattedrale nella cappella gentilizia della famiglia Mezzaroma dedicata a San Filippo Neri, dichiara di lasciare la metà dell’usufrutto dei suoi beni al marito Pietro Cialli, con la condizione che conservi lo stato vedovile. Eredi universali in parti eguali i figli Aloisio, Francesco, Attilio, Augusto, Teofilo e Alfredo. Atto fatto in Sutri, nella camera da letto della testatrice, nel suo Palazzo in Piazza Principe Umberto. Donna Anna Pettirossi Mezzaroma morì il 24.8.1872.

Il Capitano Pietro Cialli personaggio di spicco della Comunità e per vari anni sindaco di Sutri, dopo la morte della moglie Anna conviveva, sin dal 1874, con donna Giovanna fu Nicola Fabrizi nata a Magliano Sabina, dall’unione erano nati i figli: 

-Serafina nata 15.5.1875 e morta lo stesso giorno;

-Aristide Aug.Eugenio nato il 3.5.1877 e morto il 20.8.1880 anni 4;

-Aristide Joseph nato il 16.9.1882 e morto l’8.4.1883  mesi 7, tutti sepolti nel Camposanto Comunale nel luogo riservato ai bambini.

Su iniziativa del Vescovo Giuseppe Maria Costantini, il 20.4.1890 il Cap. Pietro fu Carlo Cialli si sposò con donna Giovanna fu Nicola Fabrizi di Magliano in Sabina, la cerimonia si svolse nel Palazzo Mezzaroma. Conseguentemente il Cap. Pietro Cialli perse il diritto di usufrutto sulla metà dei beni della defunta moglie Anna Pettirossi-Mezzaroma.

Il 2.1.1907 il Cap. Pietro Cialli-Mezzaroma  di anni 78 morì nella sua abitazione e fu sepolto nel cimitero Comunale istituito nel 1873 (dal sindaco Nicola Goretti) ed ampliato dallo stesso Pietro Cialli-Mezzaroma in qualità di Sindaco il 19.3.1888, i suoi resti, in tempi successivi, sicuramente furono rimossi e collocati nell’ossario dell’antica Chiesa di S.Maria Maddalena (amaro destino riservato a innumerevoli personaggi che hanno dato lustro e prestigio alla ns.Città), per ignoranza della ns. Comunità. Il Cap. Pietro Cialli-Mezzaroma, è ricordato da tutti i concittadini per la causa da lui promossa, nella sua qualità di Sindaco, contro il Marchese Achille Savorelli che possedeva la proprietà privata del nostro Anfiteatro (detto, in tempi antichi, Appreziato o Colosseo o Coliseo) la cui sentenza del Tribunale di Viterbo del 15.12.1880 riconobbe Monumento pubblico di proprietà dello Stato.

Ora seguiamo le vicende dei figli del Cap. Pietro Cialli e di Anna Pettirossi-Mezzaroma, per quanto ci permette la ns.documentazione:

1) Francesco Cialli-Mezzaroma il 18.12.1882 si sposò con Aloisia di Liberato Ancillao dal matrimonio nacquero due figli:

-Anna nata a Roma il…. sposò Giuseppe fu Luca Mancinelli (matr.11.9.1909) ebbe 3 figli Chiara 18.4.1910, Luca 15.12.1912 e Pietro 29.6.1915 è morta a Sutri 23.7.1962 anni 75;

-Aristide nato a Roma il….e morto a Sutri il 23.9.1893.

Francesco Cialli-Mezzaroma di anni 36 morì il 19.4.1892 e sepolto in Camposanto.

2) Attilio Cialli-Mezzaroma si sposò con Ester di Francesco Petrocchi di Tivoli, titolare dell’ufficio Postale di Sutri (morta a Sutri il 3.11.1926). Attilio Cialli Mezzaroma il 10.1.1903 risiedeva in Argentina a Buenos Aires-San Miguel ed aveva la qualifica di maestro di musica, dal matrimonio nacquero i figli:

-Arturo, nato a Campagnano militare capo semaforista della Regia Marina, che si sposò con Maria fu Francesco Gentili sutrina da cui nacque una figlia di nome Elena nata il 18.9.1913;

-Renato nato a………. si sposò il 29.4.1915 in Roma (chiesa S.Lorenzo in Lucina) con Pia figlia di Ugo Matteucci (medico di Sutri) e dal matrimonio nacquero tre figlie: Gabriella Ester Virginia nata il 21.7.1916, (il 27.5.1950 sposò in Roma nella chiesa del Suffragio, Rauseo Michelantonio) morta l’1.3.1993, Fernanda nata il 21.12.1918 morta il 6.9.1938 e Valeria nata il 18.11.1920. Fu direttore della banda musicale sutrina, organista della Cattedrale di Sutri e direttore della scola cantorum nonchè valente compositore di musica, il 16.1.1921 risultava ufficiale Postale, morì il 20.7.1921 a 36 anni  e fu sepolto nel Cimitero, a tutt’oggi non sono state ritrovate le sue opere musicali ovvero sono divenute proprietà di qualche successore.

3) Augusto Cialli-Mezzaroma di 30 anni morì il 18.9.1888, il 17.9.1888 aveva scritto di proprio pugno un testamento nel quale istituiva erede universale il padre Cap. Pietro Cialli e Giovanna Fabrizi e lasciava un legato di lire 200 a favore del proprio fratello Luigi.

4) Teofilo Cialli-Mezzaroma il 15.5.1886 si sposò con Adele fu Sisto Paolucci di Vetralla e dal matrimonio naquero i figli Anna, Annita e Augusto.

5) Alfredo Cialli-Mezzaroma il 27.4.1896 si sposò con Annita Agnese fu Giovanni Canuto Agneni e il 3.3.1897 nacque il figlio Giovanni Augusto Francesco, successivamente il 7.3.1899 nacque Amelia Anna. Nel 1921 Alfredo Cialli-Mezzaroma aveva la qualifica di conduttore di automobili e risiedeva in Roma.

Il 22.10.1933 il Capitolo della Chiesa Cattedrale, su istanza del nobile Giovan Battista fu Nicola Goretti, quale discendente in linea femminile della famiglia Mezzaroma, aveva riconosciuto allo stesso il diritto di Patronato sulla Cappella di San Filippo Neri posta nella Chiesa Cattedrale. Il Goretti aveva presentato una documentazione nella quale si evidenziava che il suo antenato Bartolomeo fu Sante Goretti di Vierle nello stato fiorentino, attualmente residente in Sutri, il 7.6.1762 aveva sposato la nobile Donna Laura fu Domenico Mezzaroma di Castel Gandolfo, il matrimonio si era celebrato nella Cattedrale di Sutri. Il 22.11.1933 in presenza del Vicario Generale Rev. Pietro Leo in rappresentanza del Capitolo, assistito dal segretario dello stesso Don Angelo Palombi e dal Rev. Don Ciro Ercoli Cancelliere della Curia Vescovile ed Arciprete della cura di S. Silvetro e presente l’istante nobile Giovan Battista Goretti si era svolta la cerimonia del diritto di Patronato sulla Cappella. Il Goretti si impegnava nel più breve tempo possibile a restaurare ed abbellire la Cappella inserendo lo stemma della sua famiglia nel lato destro dell’altare (liber Capitolorum).

 

 

IL PALAZZO MEZZAROMA-CIALLI

Foto 3 - Palazzo Mezzaroma-Cialli in piazza S.Francesco poi Umberto I - a.1907

 

        Da decine e decine di anni il palazzo Mezzaroma-Cialli ubicato in Piazza San Francesco in contrada Mesagne (o Mezzagna) nel vocabolo Merolo poi Mergoli, dalla fantasia popolare, confortata dalla testimonianza verbale di qualche inesperto della storia di Sutri, ha accreditato l’ipotesi che il palazzo fosse stato costruito dal Cardinale Giovanni Morone, nominato Governatore perpetuo di Sutri il 15.2.1550 con bolla del Papa Giulio III. Tale ipotesi risulta fondata sulla presunta somiglianza degli stemmi del Cardinale e del canonico Girolamo Mezzaroma, titolare dello stemma e proprietario in parte del Palazzo, deceduto a Sutri dopo il testamento rogato dal notaio Tranquillo Lezi il 24.8.1636 prot.478.

Successivamente una tesi di laurea, svoltasi 7 o 8 anni fa, nell’androne del palazzo Mezzaroma-Cialli, da parte di studenti e professori dell’Università Roma III, rafforzava tale ipotesi (sempre confondendo gli stemmi marmorei). A precisa domanda rivolta agli studenti e professori da parte dell’indimenticato Marco Carloni si ribadiva che il Cardinale Giovanni Morone era stato eletto Governatore perpetuo nel 1566….(dato ricavato da internet !!! se non ridi….)

In effetti in Card. Morone nel 1552 si era fatto costruire un palazzo di residenza all’interno del Convento di San Giacomo di Sutri, come trascritto dai documenti storici dell’archivio notarile di Sutri e per vari anni abitato dal Cardinale Tiberio Crispi Vescovo di Sutri e Nepi, dove morì il 6.10.1566. Nonostante i saccheggi e rimozioni degli anni 1973-74, quando il Convento fu alienato ad un privato concittadino, qualche testimonianza è rimasta come lo stemma del Card. Giovanni Morone, riprodotto nella foto sottostante, nel quale è evidente la differenza con lo stemma dei Mezzaroma.

 

Foto 4 - Convento di S.Giacomo – Portale e stemma Card.G.Morone

 

Il palazzo Cialli-Mezzaroma nel 1550 risultava in parte di proprietà del nobile doct. medicine Giacomo Pontaleo ed in parte della famiglia del notaio Biagio Antonio Mezzaroma. Nel 1561 deceduto il doct.medicine Giacomo Pontaleo  la proprietà passò al figlio Quintilio Pontaleo sposato con la nobile Livia fu Rogerio Rogeri. Nel 1621 morto il doct. medicine Quintilio Pontaleo, parte del palazzo passò alla figlia Caterina sposata nel 1604 con il nobile Giovanni figlio di Ser Giulio Cialli. Nel 1633 morto Giovanni Cialli la proprietà passò ai figli Quintilio e doct.medicine Giulio Carlo Cialli.

L’11.11.1675 [atto del notaio Pietro Pancrazio volume 341], il palazzo fu ribassato perché minacciava rovina, riducendo l’altezza delle finestre del secondo piano. I proprietari risultavano i nobili Quintilio Cialli e nipote canonico Giovanni Felice Cialli e i nobili sigg. Evangelista e Antonio figli del fu Giovanni Battista Mezzaroma.

Il 2.3.1861 [atto del notaio Nicola Goretti n.c.84] la nobile Anna Pettirossi Mezzaroma ottenne un prestito di scudi 3.000, dal sig. Antonio fu Salvatore Montenero di Bassano, per la durata di 6 anni ad un tasso del 6% e parte della somma fu utilizzata per il restauro del proprio Palazzo che minacciava rovina.

 

ALIENAZIONI DI PORZIONI DEL PALAZZO

Il 18.1.1885 [atto del notaio Camillo Petrucci] il sig.Francesco Cialli-Mezzaroma

aveva venduto a Francesco del fu Antonio Gentili per il prezzo di lire 1.500 una casa di abitazione posta in Sutri sulla Piazza Principe Umberto (già Piazza S.Francesco) con ingresso dal civico n.865 distinta in mappa alla sezione prima col n.111 rata, composta di n.7 vani e cioè del sottoscala, dispensa ed altro ambiente al piano terreno e 4 camere al piano primo, confinante con la piazza da un lato con lo scoperto dall’altro e con i beni degli altri fratelli del venditore Cialli.

Il 12.10.1886 [atto del notaio Camillo Petrucci n.c.92] il nobile Pietro Cialli Mezzaroma (usufruttuario) e figlio Luigi Cialli-Mezzaroma (proprietario) avevano venduto ai Rev.di Domenico Diotallevi, Giuseppe Bellucci e Angelico Sciarra, sacerdoti, per il prezzo di lire 1.353 uno stabile urbano composto di una stalla di due vani con sovrastante casa di due vani nella città di Sutri, in piazza S.Francesco oggi detta Principe Umberto e precisamente la stalla avente l’ingresso entro la corte del Palazzo Mezzaroma e la casa avente ingresso nella piazza con i nn.civv. 863 e 864, in mappa alla Sez. 1 con il numero 111 rata, confinante con la scala del Palazzo Mezzaroma ed in più un’area fabbricabile di metri 35 dal cantone della stalla in retta linea al muro della rupe.

Il 18.11.1887 con scrittura privata [atti privati del Comune di Sutri n.c.126] i sottoscritti sigg.i Don Pietro fu Biagio Picchiorri nella qualifica di Cappellano della Chiesa di S.Francesco di jus patronato del Comune di Sutri, i Revv. D. Angelico Sciarra, D. Domenico Diotallevi e D. Giuseppe Bellucci tutti di condizione sacerdoti, dimoranti in questa città di Sutri, nella qualifica di proprietari della casa di abitazione limitrofa a detta Chiesa, in dipendenza della delibera dell’On. Consiglio Comunale in data 8 ottobre u.s., in virtù della quale fummo autorizzati ad aprire una porta che dalla nostra casa immetteva all’interno della Chiesa stessa, dichiariamo che mediante la detta apertura non intendiamo né vogliamo costituire o imporre servitù di sorte ed acquistare diritti di comunione, di proprietà, di uso ed altra qualsiasi, in danno del Comune.

Il 24.3.1888 [atto del notaio Camillo Petrucci n.c.92] il sig. Teofilo Cialli Mezzaroma unitamente al padre Pietro Cialli-Mezzaroma, ciascuno per la parte che gli appartiene, dichiarano di aver venduto al sig. Gaspare dell’Ovo una casa posta nella città di Sutri, in Piazza Principe Umberto, con accesso dal vestibolo e scala al n. civico 865 e compresa nel numero di mappa sezione prima tre (3) rata, composta di soli tre ambienti, attesoche l’altro ambiente viene ritenuto dal Sig. Pietro Cialli-Mezzaroma, confinante con il sig. Attilio ed Augusto Cialli-Mezzaroma, la strada e gli orti Mezzaroma, per il prezzo di lire 300.

Il 6.4.1888 [atto del notaio Francesco Cialli n.c.96] il nobile Cav.Pietro Cialli Mezzaroma (usufruttuario) ed il figlio sig. Teofilo CialliMezzaroma (proprietario) vendevano al sig. Luigi Pulcinelli una casa situata nella Città di Sutri  in contrada o via S.Francesco segnata dai civv.nn. 199 e 200 ed in catasto alla sez.  n.58 rata, confinante con Cialli Mariangela, la via pubblica e altri beni della famiglia Mezzaroma, composta a piano terreno di una stalla con piccolo sottoscala e di due ambienti al piano superiore, per il prezzo di lire 400.

Il 24.7.1888 [atto del notaio Francesco Cialli n.c.96] il nobile Cavalier Pietro Cialli Mezzaroma (usufruttuario) ed il di lui figlio sig. Francesco Cialli-Mezzaroma vendevano ai sigg.i Anselmo e Adriano fratelli Gentili del fu Agostino uno stabile in Via S.Francesco composto di due vani, l’uno terreno ad uso di tinello segnato al civ. n. 205 e l’altro sotterraneo ad uso di cantina segnato al civ. n.206, aventi due distinti e separati ingressi nella via suddetta ed annotati in catasto alla Sez. 1 numero di mappa 38 rata, confinanti da più lati con i sigg. Attilio e Alfredo Cialli-Mezzaroma, Bernardino Guidi e la via sunnominata, per il prezzo di lire 350.

Il 19.12.1890 [atto del notaio Francesco Cialli n.c.96] il nobil uomo Teofilo Cialli Mezzaroma vendeva, permutava cedeva e trasferiva alla sig.a Dolcissima del fu Antonio Salza con la presenza del proprio marito Domenico Anselmi, una casa in cattivo stato composta di due vani senza soffitto, posta al secondo piano del casamento in Sutri in via S.Francesco distinta al civico 201 e segnata in catasto al numero 38 rata, confinante con Luigi Pulcinelli e del permutante Cialli, stimata per il valore di lire 200. La detta Dolcissima Salza cedeva e trasferiva al sig. Teofilo un piccolo terreno in territorio di Sutri in contrada strada di Ronciglione di are circa 6,37.

Il 14.1.1898 [atto del notaio Francesco Cialli n.c.98] il sig. Francesco del fu Antonio Gentili vendeva a S.E. Don Ferdinando Del Drago, Principe d’Antuni, Patrizio Romano del vivente Principe Don Filippo, nato e domiciliato in Roma, per il prezzo di lire 700 un vano ed annesso sottoscala, posto al piano terra del Palazzo Mezzaroma con finestra prospiciente nel granaro di detto Palazzo, ora spettante al sig.Principe e da questi ridotto a tinello, confinante con il compratore da un lato e con la scala di ingresso comune, come meglio al tipo che si allega sul quale i locali venduti sono indicati con la lettera A e B. Quale vano ed annesso sottoscala furono unitamente ad altri vani dal signor Gentili acquistati dal sig. Francesco Cialli-Mezzaroma. Tali locali saranno adibiti a cantina per la produzione di vini esportati in tutta l’Italia.

Foto 5 - Locali acquistati dal Principe del Drago

 

Foto 6 - Cantina Del Drago (foto-archivio Sorbelli-Zuchi)

 

Foto 7 -  Stemma Principe Del Drago