La Chiesa di San Pietro

© di Luigi Zuchi – XI  2015

 

         Il concittadino sig. Tommaso Leoni, esperto ed appassionato di archeologia, aveva da vari anni individuato un sito antico in località Condotti la cui struttura era assimilabile ad una antica Chiesa o Cappella. Successivamente il sig. Luca Mancinelli ci ha gentilmente concesso le foto del sito effettuate nel 2010.

La documentazione dell’archivio storico sutrino, senza ombra di dubbio, la individua come Chiesa di San Pietro; essa desta subito interesse per la semplicità dello scavo e per la sua antichità: sicuramente si può ascrivere ai primi tempi dell’era cristiana.

Il canonico Don Pacifico Chiricozzi nella sua opera monumentale “Le chiese della diocesi di Sutri e Nepi nella Tuscia meridionale - 1986” trascrive: che la stessa era ubicata nella Civitas presso Porta S. Pietro alle Piaggie ed è nominata nella controversia tra il Vescovo Ildibrando e i Canonici di Sutri nel 1277 in una nota riguardante una pergamena capitolina e riportata da Pier Luigi Galletti in “Del Primicerio ecc.” pag. 355. Aggiunge: Era ubicata presso l’antica porta ancora esistente detta di S. Pietro alle Piaggie, nei pressi del lavatoio pubblico attuale. Mi è stato riferito a voce da uno, che dice di essere stato testimone oculare del fatto, che nel 1932 fu abbattuta di notte tempo dal podestà Nicola Capotondi per fare posto al rifacimento e ampliamento del lavatoio. Era di piccole dimensioni. Ma è un fatto strano che non se ne parli in alcun documento dopo la data del 1277.

In effetti nel 1932 il podestà Ing.Nicola Capotondi abbatè l’antica Porta di S. Pietro ed alcune case dirute che si trovavano a sinistra dopo la Porta nella salita verso la Civitas.

I rogiti notarili presenti nell’archivio storico del Comune di Sutri ci aiutano parzialmente a ricostruire un sunto della storia di tale Chiesa ed in particolare l’ubicazione esatta della stessa.

-Il 29.10.1384[1] i sutrini Antonio e Menico eredi di Pietro Salamelecchi vendettero al nobile Pietro Paolo Angeluzzi degli Arragiati (seu Pierleoni) di Sutri una vigna, la cui proprietà e dominio spettava alla Chiesa di S. Pietro di Sutri, Cappella e membro della Chiesa Cattedrale di S.Maria di Sutri, alla quale riconoscevano ogni anno la quarta parte del mosto nella vendemmia. Tale vigna è posta nel tenimento di Sutri, in contrada monte Corbelli, al confine con la proprietà degli eredi di Cola Rogeri, proprietà chiesa di S.Silvestro e contigua alla chiesa di San Pietro, per il prezzo concordato di 6 fiorini e 30 soldi.

-Il 5.3.1395[2] il sig. Stefanello fu Cola Rogeri di Sutri vendeva a Matteo maestro Pechi sutrino un pezzo di terra sita nel tenimento di Sutri in contrada monte Cornelli detta anche Monte S.Pietro, al confine con la proprietà chiesa S. Pietro, proprietà eredi Pietro Roberti, via vicinale, proprietà chiesa San Silvestro e proprietà chiesa S. Paolo per il prezzo di 37 fiorini.

-Il 7.12.1461[3] Nardo Apolloni sutrino vendette a Orlando Rubei Codavecchia di Sutri per il prezzo di 4 fiorini un orto posto in Sutri in contrada detta “li Ponti” al confine con Menico Moscardi, la chiesa di S. Pietro e altro lato.

-Il 17.2.1493[4] donna Jemma moglie del fu Angelo Ballariani sutrina vendette due rasole di vigna a Marco fu Leonoro Ballariani, posta nel tenimento di Sutri in contrada detta “lo piano di San Pietro” al confine con proprietà Stefano Moscardi e altro lato per il prezzo di 10 fiorini.

-Il 19.9.1504[5] il Capitolo della Chiesa Cattedrale di Sutri aveva locato al presbitero Giovanni de Nardinis di Sutri un pezzo di terra sito e posto in contrada strade al confine con la via della chiesa di S.Pietro extra muro civitate Sutri e proprietà domino Battista Moscardi e altro lato. Il locatario era obbligato entro 4 anni di ridurre il sito a vigna obbligandosi di dare una anfora di mosto per ogni zappa di vigna per ogni anno.

-Il 13.2.1508[6] il domino doct. Battista Moscardi sutrino aveva locato per 2 anni una vigna posta in Sutri in contrada “Strata veteris” in volgo detta “San Pietro” a Lazaro della Rocca e Mattia detto “San Sisto” lombardi, barbitonsori nella città di Sutri. Con patto che i frutti della vigna dovevano essere suddivisi a metà con il locatore.

-Il 4.1.1511[7] Francesco Angelo de Nardinis di Sutri, con il consenso del Capitolo della Chiesa Cattedrale di Sutri, aveva venduto i miglioramenti di una vigna posta in tenimento Sutri, in contrada San Pietro a confine con gli eredi di Battista Moscardi, con la chiesa di San Pietro e la rupe e altro lato a favore del domino Pietro Tutidani di castro Trevignano, in enfiteusi perpetua per il prezzo di ducati 35 in ragione di 10 Carlini per ducato, con condizione che detto Pietro doveva corrispondere alla Cattedrale una acquareccia di mosto per ogni zappa di detta vigna.

-Il 15.5.1536[8] donna Caterina fu domino Giacomo Boccabella di Sutri madre di Ser Girolamo Boccabella e donna Porzia fu Pietro Martelloni (seu Tutidani) moglie di Girolamo Boccabella permutarono a favore del domino Silvio Rogeri una vigna di zappe 14 circa posta nel tenimento di Sutri in contrada Santi Pietri al confine con detta Chiesa, censuata chiesa S.Maria di Sutri.

-Il 25.2.1539[9] Laurenzio Mancinelli e Antonio Mancinelli elessero Pucciolello Cialli e Girolamo Palombi a stimare un pezzo di vigna di detto Laurenzio sita in tenimento Sutri in contrada San Pietro al confine con proprietà di detto Antonio su due lati, proprietà Severino Moscardi e altro lato.

-Il 17.3.1540[10] Laurenzio fu Prospero Mancinelli vendette ad Antonio fu Giovanni Mancinelli una vigna di nove zappe posta in contrada chiesa San Pietro territorio sutrino al confine con l’acquirente da un lato, proprietà eredi Severino Moscardi e proprietà eredi Giovanni Mancinelli e altro lato strada romana. Tale vigna fu di donna Renzia sorella del venditore moglie del fu Giovanni Pietro aromatario e poi del fu figlio Giovanni Angelo. Il prezzo della vigna era di fiorini 6 e mezzo per ogni zappa in ragione di bolognini 35 per ogni fiorino.

-Il 14.1.1546[11] Girolamo fu Pucciolello Cialli vendette al presbitero Nicola Fertin,  rettore delle chiese di S.Biagio e S.Cristina di Sutri, un pezzo di terra vineato di zappe sette in circa di proprietà e dominio del clericato di S.Silvestro al quale annualmente, in tempo di vendemmia si corrisponde idre sette di mosto, sito in territorio sutrino in contrada San Pietro ovvero “I Ponti della fonte dell’acquedotto della città di Sutri.

-Il 14.6.1568[12] il rev. Bartolomeo Broccardo canonico della Chiesa di S.Maria di Sutri procuratore del domino Paolo Emilio Broccardo chierico della chiesa di S.Silvestro, locava in enfiteusi a Giovanni Battista Celluzzi a terza generazione una vigna (prop. del clericato) di sei zappe con poco sodo sita in territorio di Sutri extra Porta Morona seu Santi Petri, contigua al condotto della fonte e proprietà del conduttore. Il conduttore doveva ogni anno conferire sette acquareccie di mosto.

-Il 29.8.1575[13] il capitolo della chiesa cattedrale di S.Maria in persona del rev. Tullio Mancinelli archipresbitero e vicario del Vescovo locava in enfiteusi ed a livello a Boetio Colette di Sutri un terreno sopra il quale vi era edificata la chiesa di San Pietro ora rovinata e imboscata, sita in territorio Sutrino in contrada S. Pietro, da ridurre ad orto, per bolognini 25 annui.

-Il 21.3.1576[14] il domino Antonio Mancinelli nel 1544 vendette una vigna di zappe 15 posta in territorio sutrino in contrada Condotto sine Porta S.Pietro al confine con proprietà Mancinelli, acquedotto fonte, via e altro lato al maestro Giovanni e Felice fratelli Vileggi per scudi 49.

-Il 3.4.1585[15] Boetio fu Girolamo Colette rinunciò all’enfiteusi concessa dal Capitolo della Cattedrale del terreno così descritto “luogo incolto dove in tempi antichi vi era la chiesa di S. Pietro sita e posita extra prope Civitate sutrina in vocabolo “li Condotti “.

-Il 9.12.1611[16] donna Corinthia Pellegrini moglie di Giulio di Sebastiano Cialli dichiarava di possedere una vigna di 14 zappe sita in territorio sutrino extra Porta Morona dove era la chiesa di San Pietro al confine con proprietà Cristoforo Mancinelli e con proprietà clericato San Silvestro e altro lato.

-Il 2.3.1613[17] il domino Cristoforo Mancinelli dichiarava di possedere in territorio sutrino in contrada Porta S.Pietro un pezzo di sito dove era la Chiesa di S. Pietro al confine con eredi Teodoro Celluzzi e altra proprietà del dichiarante, con rata di giuli due da pagare annualmente a favore del venerando Capitolo della Cattedrale di S.Maria nella festa della SS.Assunzione nel mese di Agosto.

-Il 20.2.1685[18] il perito Giacomo Cuchi eletto da parte della sig.a Plautilla Jacci e Stefano Cova eletto dal sig. Pietro Rossi a visitare, vedere e riconoscere e stimare lo stato qualità e valore della vigna ereditaria dei sigg.i Jacci posta nella contrada di S.Pietro vicino i Condotti esistente nel territorio della città di Sutri.

        La chiesa di S.Pietro, contigua alle due strade romane (nuova e vecchia)  che, presumibilmente davano l’accesso alla famosa selva Cimina, in tempi  recenti stravolte, asportate ed interrate per favorire lo sviluppo edilizio, darà origine alla denominazione della vecchia contrada di Porta S. Pietro, posta nella parte settentrionale della Civitas, poi soggetta alla giurisdizione parrocchiale della Chiesa di S.Silvestro, come ricordava l’indimenticato Marco Carloni.

Un grazie particolare và al concittadino Giovanni Battista fu Camillo Bombardi detto “Zì Titta” (1910-1990), proprietario del sito che quotidianamente, con profondo senso religioso, lo curava e manteneva per tramandarlo e farlo conoscere alle future generazioni.

 

[1]  Atto del notaio Stefano Marcoli volume 5, protocollo 96.

[2]  Atto del notaio Stefano Marcoli volume 10, protocollo n.774.

[3]  Atto del notaio Damiano fu Bartolomeo Marcoli volume n.29.

[4]  Atto del notaio Nicola Rofolo volume n.38.

[5]  Atto del notaio Placido Franchi volume n.65.

[6]  Atto del notaio Nicola Rofolo volume n.47.

[7]  Atto del notaio Giovanni Conti volume n.101.

[8]  Atto del notaio GiovanBattista Ladislai volume n.171.

[9]  Atto del notaio Giovanni Conti volume n.123.

[10]  Atto del notaio Paolo Pierleoni volume n.190.

[11]  Atto del notaio Giovanni Cialli volume n. 309

[12]  Atto del notaio Biagio Antonio Mezzaroma volume n. 358.

[13]  Atto del notaio Francesco Curzio volume n. 155.

[14]  Atto del notaio Biagio Antonio Mezzaroma volume n. 364.

[15]  Atto del notaio Pietro Petrini volume n. 387.

[16]  Atto del notaio Domenico Cialli volume n.c.1.

[17]  Atto del notaio Arcangelo Pierleoni volume n. 214.

[18]  Atto del notaio Angelo Antonio Nesula volume n. 564.

L’antico altare della Chiesa di San Pietro in loc.Condotti

L’antica chiesa di S.Pietro

Condotti - strata romana (nova) contigua alla chiesa di S.Pietro

  1. Condotti - l’antica strata romana veteris oggi ricoperta